Il dilemma del prigioniero è un problema fondamentale nella teoria dei giochi che dimostra perché due individui potrebbero non cooperare, anche se è nel loro interesse farlo. In breve, descrive una situazione in cui due criminali, sospettati di un crimine, vengono arrestati e interrogati separatamente. Non hanno modo di comunicare tra loro.
La situazione è strutturata come segue:
La matrice dei payoff (rappresentazione dei risultati) può essere visualizzata come segue:
Prigioniero B non confessa | Prigioniero B confessa | |
---|---|---|
Prigioniero A non confessa | A: 1 anno, B: 1 anno | A: 10 anni, B: Libero |
Prigioniero A confessa | A: Libero, B: 10 anni | A: 5 anni, B: 5 anni |
L'analisi:
Dal punto di vista di ciascun prigioniero, la strategia dominante (cioè la scelta migliore indipendentemente da cosa faccia l'altro) è quella di confessare.
Lo stesso ragionamento vale per il Prigioniero B. Quindi, entrambi i prigionieri razionalmente scelgono di confessare, anche se ciò porta a un risultato peggiore per entrambi (5 anni di prigione ciascuno) rispetto a se entrambi avessero scelto di non confessare (1 anno di prigione ciascuno). Questo è il dilemma!
Implicazioni ed esempi nel mondo reale:
Il dilemma del prigioniero ha implicazioni in una vasta gamma di campi, tra cui:
Il dilemma del prigioniero evidenzia la difficoltà di raggiungere la cooperazione anche quando è mutuamente vantaggiosa. Soluzioni a questo dilemma spesso coinvolgono meccanismi che incoraggiano la fiducia, la comunicazione e la punizione della defezione, come la teoria dei giochi ripetuti (in cui il gioco viene giocato più volte, permettendo ai giocatori di imparare a fidarsi e cooperare nel tempo). La mancanza di fiducia e di una comunicazione efficace porta spesso a risultati subottimali.